Rassegna Stampa

Il Mattino - 29/10/2001

Polemica sul Parco del Cilento a causa della nomina forzata del presidente Giuseppe Tarallo .

La polemica sul Parco

Oricchio: << Una nomina forzata>>

Dalla polemica politica agli attacchi personali. Le divergenti opinioni relative al commissariamento del Parco si trasformano in scontro aperto tra il deputato forzista Antonio Oricchio e il presidente dell’ente Giuseppe Tarallo.

<<Non meritiamo alcun commento le dichiarazioni rilasciate dal presente Tarallo - afferma Oricchio – Tali dichiarazioni appaiano come frutto evidente di un’ossessione provocatoria: quella di una ricerca di uno scontro polemico e personale che può gratificare chi rappresenta il nulla. Non altri e non certo me>>.

E precisa: <<Esaltazione, disagio e uno scomposto nervosismo non possono far sperare di tramutare in una rissa vicenda, come quella del Parco del Cilento, che rimane politica e non e non personale e che proseguirà verso il suo esito finale, giudiziario e non anche alla stregua dell’imminente2legge Frattini” sullo spoil sistem (chi vince le elezioni nomina dirigenti degli enti locali di propria fiducia, ndr)>>.

Le irregolarità

Inoltre, il deputato forzista, ribadisce la posizione  ribadisce la posizione unitaria della maggioranza: <<non appare possibile far dimenticare le manifestazioni unitarie dei rappresentati del Polo a favore del commissariamento del Parco, fra cui quella avvenuta poche settimane fa a Montecorice con la presenza di più parlamentari nazionali e regionali>>.

Oricchio ricorda l’esistenza di irregolarità all’atto della nomina <<Neppure si può prendere di stravolgere dati reali, quali quello dell’insediamento di organi direttivi del Parco fondato sulla truffaldina comunicazione di un atto di nomina addirittura prima ancora che il medesimo fosse restituito e registrato al Ministero dell’Ambiente e quale quello, per di più, dell’essere comicamente in corso nell’omissione della tempestiva comunicazione di dati patrimoniali fondamentali per assicurare la necessaria trasparenza>>.

<<Ma c’è di più – aggiunge l’onorevole Oricchio. La stragrande maggioranza dei Cilentani del 13 maggio scorso ha scelto, votando Casa della Libertà, chi poteva rappresentare in modo qualificato il Cilento e chi deve rimanere a casa( con riguardo sia al governo nazionale che agli enti da esso dipendenti)>>.

Per il deputato quella del presidente del Parco è una nomina con molte forzature: <<Ignorare a tutti i costi questo comprova un isolamento certo, una dissociazione dalla realtà.

Ma nel Cilento, come dimostrino i dati elettorali del 13 maggio, c’è sempre meno spazio per chi difetta di senso della realtà, rispetto, compostezza e buon gusto. Forse è rimasta solo rabbia di chi ha avuto rifilata … una nomina pasticciata a Camere sciolte e, quindi, difettata>>.