Rassegna Stampa

La Città di Salerno - 5 aprile 2003

Tarallo ''Licenziato''
Oricchio: «Alla guida del Parco serve una persona di equilibrio»

Gerardo Russo

VALLO della Lucania. «Mi rimetto alla pronuncia del TAR». Così Antonio Oricchio, deputato azzurro del collegio 22, sulla questione commissariamento dei vertici del Parco e il successivo ricorso alla magistratura amministrativa. «Certamente - continua il deputato di Forza Italia - si perde un'occasione per il territorio; si poteva trovare una soluzione per un'intesa». Oricchio sembra far riferimento alla mancata elezione di un consigliere di centrodestra tra i primi cittadini della Comunità del Parco, nel corso della convulsa assemblea di Capaccio, due anni fa. «Non credo che ci possa essere una relazione diretta - dice lui - tra l'elezione dei rappresentanti della Comunità del Parco nel direttivo e il successivo commissariamento dell'ente. Su questo del resto v'è ancora una questione aperta in merito al ricorso del consigliere Resciniti, la situazione è ancora in itinere. Personalmente non ho mai partecipato al totocandidati; continua ad esserci una situazione di stallo e di inefficienza nella gestione: certamente coloro che vanno dicendo da novembre che è tutto a posto sono stati smentiti dai fatti e dovranno renderne conto». Nel caso in cui il TAR dovesse dichiarare legittimo il commissariamento dell'ente, si andrebbe alla logica conseguenza della presidenza di Marcello Feola, nominato dal ministero? «Aspettiamo quello che dice il TAR.  Feola non è stato nominato dal ministro, la sua candidatura è stata proposta alla Regione e la stessa Regione ha poi dato parere negativo». Si parlava tempo fa, di un candidato di Antonio Oricchio. «Si era parlato di questo, io non ho mai fatto dichiarazioni in quella ridda di nomi senza certezza. Certamente a presiedere l'ente non può non essere una persona di equilibrio».