Interrogazione parlamentare in data 26 giugno 2002
Al Ministro della Salute, al Ministro delle politiche agricole e forestali. Per sapere - premesso che:
da anni numerose province del nostro Paese risultano, purtroppo, interessate alla diffusione della malattia cosiddetta della <<lingua blu>> (blue tongue), che colpisce i bovini per effetto della diffusione del virus a mezzo d’insetti (culicoides imicola);
la malattia medesima, che non comporta trasmissibilità ed effetti sugli esseri umani, ha indotto varie autorità ( Commissione europea e Servizi veterinari regionali) ad intervenire con ripetuti provvedimenti fra i quali va, da ultimo, ricordato quello della regione Lazio concernente la vaccinazione obbligatoria e che, negli scorsi mesi aprile/maggio, ha indotto le clamorose manifestazioni di protesta culminante nel blocco sulla via Aurelia a Torrimpietra;
al di là di tale ultimo aspetto relativo al solo obbligo di vaccinazione in quella regione, ben altra è la situazione di estrema gravità che continua registrarsi nelle province di Salerno e Napoli, ove per effetto di apposite decisioni (Commissione Europea 2001/783/CE, nota del ministero della salute n. 600.6/BT16 del 15 gennaio 2002) – si è al cospetto di una sostanziale paralisi dell’attività di macellazione, ammessa solo <<all’interno dei territori con infezione in atto>> e, quindi della vendita degli animali con la paralisi della quasi totalità degli allevamenti ed una insostenibile situazione di crisi finanziaria degli allevatori di quelle province;
l’esposta situazione appare ancor più ingiustificabile in relazione alla quasi contestuale liberalizzazione del commercio degli animali da macello nelle contigue province di Caserta, Avellino e Benevento, liberalizzazione disposta con la revoca di tutte le precedenti disposizioni ministeriali e regionali per effetto dei risultati del lavoro di sorveglianza zooprofilattica riconosciuto dalla Commissione Europea;
non appare, per situazioni che risultano consimili, giustificabile una tale disparità di trattamento fra province contigue, ancor più in ragione alla insistenza di pericoli per gli esseri umani e per l’ovvia gravissima situazione in cui versano gli allevamenti delle province di Salerno e Napoli -;
quali provvedimenti si intendano adottare per verificare l’effettiva necessità del permanere del divieto di liberalizzazione della macellazione nelle due suddette province della regione Campania ovvero per riesaminare e disporre i lavori di sorveglianza zooprofilattica atti ad attestare il venir meno delle condizioni del divieto;
quali provvedimenti si intendono adottare per venire incontro, sotto il profilo economico (così come pure si è fatto per altre analoghe situazioni ed emergenze zootecniche), alla drammatica situazione di difficoltà in cui versa la quasi totalità degli allevatori delle province di Salerno e Napoli.
On. Antonio ORICCHIO