Rassegna Stampa

Cronache salernitane -  6 giugno 2002

Forza Italia più forte nel Cilento

Il deputato Antonio Oricchio traccia un bilancio sulle amministrative del 2002.

<< Il movimento guidato da Berlusconi dopo queste elezioni è rinato nella costa Sud>>.

CENTOLA – A pochi giorni dalla chiusura dei seggi, il dibattito politico sui risultati elettorali è ancora aperto, e non solo nei comuni dove i cittadini saranno chiamati nuovamente alle urne per i ballottaggi. In particolar modo, laddove i sindaci sono già stati eletti (specialmente nel Cilento) è già tempo di bilanci per i due schieramenti principali, la Casa della Libertà e l’Ulivo, alla ricerca rispettivamente di una riconferma del voto del 13 maggio 2001, o di un’inversione di tendenza. Di questa tornata elettorale e dei risultati ottenuti dal centrodestra nel Cilento abbiamo parlato con l’On. Di Forza Italia Antonio Oricchio.

Allora Onorevole, ritiene che il centro-destra cimentano possa ritenersi soddisfatto per i risultati ottenuti nella campagna elettorale appena conclusa?

“Certo. Il 26 e 27 maggio F.I. è rinata nel Cilento. Fra molte contrarietà ed ostacoli si è verificato un dato indubbio: la presenza, la differenza del passato, di esponenti forzisti in tutti i comuni in cui si votava da Agropoli a Sapri, e le vittorie riportate dalle liste, civiche e di coalizione, in cui era presente F.I. A Montecorice, paese già amministrato dal presidente pro-tempore del Parco, ha vinto la lista con F.I. con ben 430 voti di scarto. A Roccagloriosa la lista civica in cui era presente F.I. ha vinto regalando una meritata soddisfazione all’amico sindaco Gerardino Cavaliere. La stessa vicenda elettorale di Sapri continua Oricchio con la eclatante vittoria della lista appoggiata da esponenti forzisti, tra i quali il dott. De Vita, la dice lunga sulle responsabilità  di chi – anche appartenente alla Cdl – non ha saputo capire la realtà, nan ha voluto l’unione tanto auspicata da F.I., ed è stato inesorabilmente punito dal responso elettorale. Evidentemente le liste civiche “ibride” e non moderate con esponenti DS e di Rifondazione Comunista, non pagano coloro che tradiscono la politica della Csa della Libertà. Visite ripetute di ministri e sottosegretari, e forsennati attivismi presso i seggi elettorali hanno così provocato, oltre che giustificate reazioni il verdetto di oltre 1300 voti di distacco in favore della lista sostenuta da esponenti moderati e da quelli che si richiamano a F.I ”..

A Centola invece? “In particolare a Centola, in un contesto che, come è noto, da sempre è stato difficilissimo, la lista “ Polo –Insieme per cambiare”, che tra l’altro è l’unica che poteva sottrarre voti al centro-sinistra, ha comunque ottenuto oltre 1000 voti. Se non vi è stata la vittoria ciò è stato dovuto esclusivamente ad un clima da mesi arroventato, anche per effetto di interessi trasversali e poco chiari cui non è stato estranea anche l’opera di personaggi della Casa della Libertà, che sono stati trascinati nella formazione di una lista di disturbo a quella del Polo, e di servizievole fiancheggiamento in favore dell’amministrazione uscente di centro-sinistra. Tuttavia a Centola l’impegno di F.I., è mio in particolare, non finirà certamente con l’elezioni del 26 maggio. In ogni caso prosegue il parlamentare azzurro la presenza di rappresentanti di F.I. nelle liste che hanno ottenuto la minoranza nei comuni di Stio e Stella Cilento ( ove in genere si votava con una sola lista) confermano ulteriormente l’effettiva crescita e presenza di F.I. in ogni comune dove si è votato”.

Come giudica la situazione di Agropoli?

“Dove dirsi innanzitutto, che è del tutto particolare, la situazione di Agropoli  ancora aperta e da definire in vista del ballottaggio. Anche in questo che è il comune più popoloso del Cilento, nonostante tanti errori specie degli alleati di F.I., si è assistita ad una lusinghiera affermazione dei nostri esponenti. Si pensi alle dimensioni del successo di Pesca e Scuderi che sarà impegnato al prossimo impegnato al prossimo ballottaggio. Tuttavia ad Agropoli come a Sapri un dato appare certo: il trasfersalismo o le scelte inappropriate degli esponenti del Biancofiore a danno di F.I. non giovano ne ai candidati del Biancofiore ne al medesimo partito, uscito in tali comuni, miseramente di scena. Sarà opportuno nelle prossime settimane un’attenta valutazione, già in corso nei vertici di F.I.  e della Cdl per coordinare e rilanciare ulteriormente la coalizione.

Ciro Troccoli